Proiezioni

Ottobre/Novembre

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  • ore 17:30 e 21:30
  • ore 21:30
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Trama

TRAMA PARTHENOPE
Parthenope, il film diretto da Paolo Sorrentino, racconta il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità.
E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male...
PANORAMICA SU PARTHENOPE
Dopo l'acclamato film autobiografico È stata la mano di Dio (2021), il regista premio Oscar Paolo Sorrentino torna a raccontare la sua amata Napoli attraverso la storia femminile di Parthenope. Il film è presentato in anteprima in concorso al festival di Cannes 2024 e sfoggia un ensemble di nomi sia italiani che internazionali: nel cast sono infatti presenti Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Stefania Sandrelli, ma anche la star di Hollywood Gary Oldman. L’opera, girata tra Napoli e l’isola di Capri, è una co-produzione italo francese di Fremantle, The Apartment Pictures, Saint Laurent, Numero 10 e Pathé.
L’equipe di cui Sorrentino si è circondato per girare il film vede dei collaboratori fidati, tra cui la direttrice della fotografia Daria D’Antonio, lo scenografo Carmine Guarino, il montatore Cristiano Travaglioli e il costumista Carlo Poggioli. Per l’occasione, il costume artistic designer del film è Anthony Vaccarello, ossia il creative director della casa di moda francese Yves Saint Laurent.
CRITICA DI PARTHENOPE
In Parthenope la vita scappa da tutte le parti, come le nostre lacrime mentre cantano Cocciante o Gino Paoli, la giovinezza è sperperata come si deve (e Sorrentino non ne ruba nemmeno un minuto). Paolo Sorrentino trova la bellezza, e il sublime, nelle sue immagini (che partano dall'idea del bello tradizionalmente inteso, o che invece affondino le loro radici nel grottesco, del deforme, nella miseria o nell'osceno) e in un a vicenda che mette assieme e intrecciando la storia di una giovane donna che "si è lasciata andare" per combattere il dolore, quella di una città (Napoli), e una riflessione generale sull'esistenza.
Dentro una forma inconfondibile, studiata, a tratti così esplicitamente pittorica ma sempre spontaneamente e puramente cinematografica, il regista napoletano cristallizza un sentimento potentissimo, riuscendo nel miracolo di farlo liquefare. Gocce di una malinconia e una nostalgia struggenti che rigano le guance del film e dello spettatore, che squarciano il cuore, e che riescono a riguardare contemporaneamente una storia universale e legata al sentimento umano, e una più particolare sul legame con un luogo, una terra. Parthenope: leggi la nostra recensione completa del Film.
CURIOSITÀ SU PARTHENOPE
Presentato in concorso al Festival di Cannes 2024.


Cinema Verdi San Vincenzo

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