Proiezioni

Luglio

  • ore 22:00
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Trama

Indiana Jones e il Quadrante del Destino, il film diretto da James Magold, vede un Indy (Harrison Ford) che non è più quello che affrontava i nazisti in un castello inglese, nel lontano 1944.
Siamo infatti nel 1969, nei frenetici giorni dell'Allunaggio, un Indiana accasato con Marion è ormai prossimo al ritiro e si sente superato dal mondo che lo circonda, tanto che scienziati ex-nazisti come Voller (Mads Mikkelsen) collaborano persino con la NASA.
Proprio quando sta per appendere la frusta al chiodo, il prof. Henry Jones viene coinvolto dalla sua figlioccia Helena (Phoebe Waller-Bridge) in una nuova avventura intorno al mondo, per intercettare un oggetto che cerca anche Voller, in compagnia del suo lacché Klaber (Boyd Holbrook).
Un artifatto in grado di cambiare il mondo "per il meglio". In tutto questo l'agente governativa Mason (Shaunee Renette Wilson) segue la situazione e deve capire da che parte stare...

PANORAMICA SU INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO
Harrison Ford torna nei panni di Indiana Jones nel quinto capitolo della saga e per lui il tempo sembra essersi davvero fermato: in alcune scene all'inizio di Indiana Jones 5, infatti, l'attore è stato ringiovanito per riportare l'ambientazione al 1944, in un castello dove l'archeologo è alle prese con un manipolo di nazisti. "Poi si corre in avanti e si arriva al 1969. Così per il pubblico non ci sarà un salto concettuale tra anni '40 e '60: gli spettatori potranno sperimentare lo spirito di avventura di allora e poi l'inizio del presente" - ha spiegato James Mangold, che eredita la regia del franchise da Steven Spielberg, qui in veste di produttore esecutivo.
Harrison Ford, guardando le immagini che lo riportano indietro di quarant'anni, ha dichiarato di essersi guadagnato la sua età e che non gli è venuta affatto voglia di tornare giovane. D'altronde la sua esperienza è stata preziosa, soprattutto su questo tipo di set: "Ti rendi conto di quanto profondo sia il suo istinto, non solo di attore, ma anche di una persona che sa bene come si usa una cinepresa. La recitazione per il cinema è come gli scacchi 3D, è molto di più della sincerità di un'interpretazione, è da misurare al millimetro in base all'inquadratura e in base alle necessità" - ha affermato Mangold. L'obiettivo del regista era mettere in scena al meglio la storia di un eroe al tramonto, permettendo al personaggio di sperimentare come è cambiato il mondo intorno a lui. Anche per questo era importante ripartire dall’inizio: "Ricorda a tutti cosa ha fatto, a cosa è sopravvissuto, cosa ha realizzato. Mostrandolo prima nel suo modo più vigoroso e poi trovandolo a 70 anni a New York City. Il suo passato è un ricordo vivo per il pubblico, che incombe su un uomo che ora vive nell'anonimato in un mondo che non si preoccupa più né riconosce le cose per cui si sentiva così profondamente vivo" - ha spiegato.
Tornare su un set così impegnativo non è stato facile: "Le riprese sono state dure, lunghe e faticose. Ma sono molto contento di ciò che abbiamo ottenuto" - ha confessato il protagonista. Così dall'alto dei suoi 80 anni, con questa pellicola l'attore dice addio al personaggio di Indiana: "Abbiamo una grande storia umana da raccontare e un film che vi farà impazzire. Per me, questo è tutto. Non continuerò a cadere per voi". Il testimone passa alla "nipote" Helena Shaw, interpretata da Phoebe Waller-Bridge, descritta dal regista come "sfuggente, affascinante, la ragazza della porta accanto, una truffatrice". Lo stesso Ford, parlando della riuscita dell'opera, ha indicato lei tra le ragioni: "I capitoli di Indiana Jones sono a base di mistero e di avventura ma anche di cuore". L'attrice, entusiasta di aver ottenuto il ruolo, ha raccontato l'esperienza preparando il pubblico a qualcosa di veramente emozionante: “Quando interpreti un personaggio che si getta sul retro di un veicolo, non c'è modo di recitare. Devi solo dannatamente farlo. Il mistero e la meraviglia di Helena stanno per svelarsi". Nel cast di Indiana Jones 5: Il Quadrante del Destino anche Mads Mikkelsen, nella parte di Jürgen Voller, che ha confessato di essere cresciuto guardando la saga, e Antonio Banderas, qui Renaldo, che ha raccontato il primo giorno di riprese con Ford: "Ero in sala trucco. Qualcuno bussa alla porta, io mi giro e lui dice 'Ehi', ed era Indiana Jones con la sua frusta, il cappello e tutto il resto. Ho visto I predatori dell'arca perduta quando mi sono trasferito a Madrid all'inizio degli anni 80. Ricordo persino il nome del cinema" ha rivelato.
La colonna sonora è affidata ancora una volta a John Williams che, novantenne, ha accusato la fatica dell'impegno di costruire le musiche di un film del genere, per la quale ci sono voluti ben sei mesi. Tra i brani ha particolarmente apprezzato Helena's theme, in riferimento al personaggio di Waller-Bridge, che ha definito "un'avventuriera e una femme fatale che che merita il lirismo musicale di una star della vecchia Hollywood".
Con Harrison Ford ti appare chiaro come lavori ogni secondo per minare la pomposità di una scena. Cerca sempre modi per renderla realistica, per smuovere i momenti falsi e ironizzare sul suo stesso personaggio. Ha un'idea ben chiara di cosa serva per essere un eroe e di come si faccia a rivoluzionare i luoghi comuni dell’eroismo allo stesso tempo (James Mangold)
Indiana Jones è uno dei più grandi eroi della storia del cinema e non vediamo l'ora di riportarlo sullo schermo. È raro avere una combinazione così perfetta di regista, produttori, attore e ruolo, e non potremmo essere più entusiasti di intraprendere questa avventura con Harrison e Steven (Alan Horn - presidente di The Walt Disney Studios)


Cinema Verdi San Vincenzo

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