Proiezioni

Maggio

  • ore 21:30
  • ore 21:30
  • ore 17:30 e 21:30

Trama

BOOK CLUB - Il Capitolo Successivo - è il seguito di quel Book Club che nel 2018 ha visto formarsi un quartetto di ottime attrici - Jane Fonda, Diane Keaton, Candice Bergen e Marty Steenburgen

Diane, Vivian, Sharon e Carol hanno attraversato con fatica il lockdown dandosi manforte l'un l'altra attraverso i collegamenti Zoom, ma non appena il divieto di viaggiare decade le quattro amiche decidono di partire insieme per un viaggio in Italia. E non un viaggio qualsiasi, bensì l'addio al nubilato di Vivian, che ha deciso di accettare la proposta di matrimonio di Arthur: proprio lei, che per tutta la vita aveva voluto rimanere ostinatamente single.
Il viaggio attraverserà le tappe tipiche del turismo americano nel Bel Paese - Roma, Venezia, Firenze e il Chiantishire - all'insegna del buon vino, delle magnifiche location e degli incontri con la fauna maschile locale, fra cui un docente di filosofia in pensione e un burbero commissario di polizia. Anche i compagni di Diane e Carol seguiranno a distanza le (dis)avventure del quartetto in trasferta. Resterà da vedere come si concluderà questo addio al nubilato con protagoniste quattro donne over 70 che hanno conservato l'entusiasmo e la vitalità di quattro ragazzine.
Ed è bello vedere quattro interpreti purosangue tornare ad essere protagoniste assolute di una storia per il cinema: peccato che la loro pista da corsa sia davvero limitata, e che al posto di una sceneggiatura scritta per raccontare la terza età con divertimento ma anche con una certa misura di profondità venga accantonata in favore di un trattamento convenzionale e davvero poco ispirato.
In pratica il modello di riferimento qui non è l'intelligenza ironica della serie Il metodo Kominsky, e neppure l'umorismo iconosclasta di quella Grace e Frankie di cui Fonda è coprotagonista; sembra più la versione cinematografica (dunque quella meno riuscita) di Sex and the City, al punto che in ognuno dei ruoli di Book Club: The Next Chapter sembra di rintracciare il suo archetipo: Sharon come Samantha, Carol come Charlotte, Diane come Miranda (anche se la personalità "adorabilmente stravagante" della Keaton prende il sopravvento) e Vivian come Carrie. Gli abiti di Stefano De Nardis sono altrettanto sontuosi (anche se le calzature firmate preferiscono la comodità al tacco 12), gli ambienti lussuosi sono valorizzati (in ottica hollywoodiana) da un team composto da Saverio Sammali, Eugenio Ulissi e Chiara Balducci.
Ma ecco che subentra un altro problema per il pubblico italiano, e che sembra tristemente giustificare certe campagne promozionali del turismo italico: l'Italia che si vede è per l'ennesima volta una nazione cartolina ricca di stereotipi imbarazzanti: i portantini ladri, gli uomini galanti, i maitre d'albergo servili, una colonna sonora fatta da quelle canzoni datate che ancora ci caratterizzano all'estero (con qualche rara eccezione, come "Ciao ciao" di La rappresentante di lista) e via elencando. Il nostro Paese viene rappresentato ancora una volta come una Disneyland per turisti americani facoltosi in cerca di emozioni, mai come un luogo reale ricco di bellezze meno ovvie, per non parlare di problematiche autentiche.


Cinema Verdi San Vincenzo

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